Sono un’anima in cammino, alla ricerca della versione più autentica e spontanea di me stessa.

Mi chiamo Tiziana Tanushree Di Marco.
Sono yoginī, educatrice e ricercatrice mestruale, persona altamente sensibile e una surfista.
Da sempre mi affascina ciò che non si vede ma si sente.

Il mio percorso è iniziato inaspettatamente quando avevo undici anni, durante un periodo molto difficile della mia famiglia, solo come risposta istintiva a un grande dolore. I cristalli e i chakra sono stati il ponte arcobaleno verso un mondo più sottile.

In quegli anni ho iniziato a esplorare la meditazione, i mantra, il buddismo, per gioco e senza accorgermene lo yoga era già lì con me. È diventato un rifugio e un faro, soprattutto nei momenti più bui: quando mio padre si è ammalato di cancro, quando la città iniziava a starmi stretta, quando l'India aveva piantato dei semi dentro di me, quando non mi riconoscevo più nella donna che ero.


Oggi vivo in un piccolo villaggio sul mare, in Sardegna, dove ogni giorno la natura mi insegna qualcosa. Tutto è sempre in costante cambiamento.
Le onde, il vento, l'odore di salsedine, il flusso delle stagioni mi hanno portata a scoprire una nuova casa dentro di me.


Qui ho imparato ad ascoltare il ritmo della natura, a vivere più lentamente, a sentire i miei cicli e la mia alta sensibilità come sacri e non più come ostacoli.

La mestrualità e la riconnesione con il femminile è arrivata come un richiamo profondo quando ho smesso di voler controllare il mio corpo — attraverso la pillola — e ho iniziato ad ascoltarlo. Da lì è nato un nuovo sguardo: ciclico, o forse semplicemente più naturale e incarnato. E da quel momento ho riconosciuto nel corpo la mia guida, non un limite. La mestrualità è diventata un portale di consapevolezza, una mappa interiore, e lo yoga un linguaggio vivo che si modula con la verità che abito oggi, come donna e come essere umano di questo tempo.

Il mondo intorno a noi ci influenza profondamente, ma noi possiamo a nostra volta influenzarlo con qualcosa di nuovo.

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" diceva Gandhi.
E questo, per me, è diventato un mantra e una ricerca quotidiana.

Oggi accompagno le persone in quel cambiamento.
Spesso chi arriva da me — consapevolmente o no — sta attraversando un passaggio: qualcosa dentro non scorre più come prima, c’è un bisogno, un richiamo, un’inquietudine fertile.
Il mio compito è accompagnarti ad ascoltarti profondamente per ritrovare la tua guida interiore. Non si tratta di essere perfetti, ma presenti a ciò che c’è e che vuol essere ascoltato, nella pratica come nella vita.
Credo profondamente che ognuno abbia dentro di sé ciò che serve per fiorire…
E se non fiorisce, non è il fiore ad avere un problema, ma il terreno attorno.

Provo a creare spazi intimi e autentici, in presenza e online, dove il silenzio ha valore, e dove anche la vulnerabilità può diventare un portale.
Mi rivolgo a chi è in ricerca, e desidera vivere in modo più sensibile, naturale, e incarnato.

Quando creiamo insieme uno spazio — che sia una lezione, un ritiro o un semplice incontro — desidero che tu possa sentirti accolto esattamente come sei.

Il mio desiderio più grande?
Che tu possa tornare a sentirti a casa nel tuo corpo
Che la natura possa tornare ad essere una guida
Che tu possa abbracciare la tua ciclicità di essere umano come saggezza
Che i tuoi momenti difficili possano essere onde da imparare a surfare
Che tu possa ritrovarti, e abitarti pienamente.

Sii impavido, spirito volubile.
Ciò che è senza inizio è senza fine.
Abbi cura di te.
Accetta di ignorare il momento
In cui Shiva soddisferà la tua sete.
Attendi la chiamata divina
Che ti porterà sull'altra riva.


Lalla

Un cammino fatto di ascolto, cicli, trasformazione
e cambi di rotta

Tanushree

Il mio modo di insegnare nasce da una visione incarnata, interdisciplinare, curiosa e non dogmatica dello Yoga.

Mi sono avvicinata allo yoga attraverso la meditazione, i mantra, la filosofia orientale e l’esplorazione spirituale — prima ancora che sul tappetino — e questo ha inevitabilmente influenzato il mio modo di viverlo e condividerlo.

La pratica che mi ha risuonato fin da subito è il Vinyasa Krama, un approccio graduale dell'Hatha Yoga che accompagna la dinamicità del corpo con il respiro, la presenza e l’ascolto. Mi ispiro in particolare agli insegnamenti del lignaggio di T. Krishnamacharya, riportando un approccio pedagogico, terapeutico e profondamente individualizzato che sottolinea l’importanza di adattare lo yoga alla persona, e non il contrario.

Mi sono formata con insegnanti come Marco Mandrino, Elisa Fantini, Max Monti, Emanuela Genesio, Marco Fasanotti, Federica Saguatti, Veronica Tamburella, Jacopo Yogendra Ceccarelli.
La mia curiosità mi ha portato ad esplorare anche l’approccio di B.K.S. Iyengar attraverso le lezioni di Agrippina Pakharukova, che mi hanno aperto nuovi spazi di precisione, allineamento e centratura.

Negli anni ho sentito il desiderio di radicare la pratica anche nello studio delle sue origini approfondendo i testi dello yoga, il sanscrito e la storia della tradizione.

Parallelamente, continuo a esplorare il corpo come portale di consapevolezza: studiando l’anatomia in chiave yogica e fisioterapica attraverso le lezioni di Martina Cova.

Per me lo Yoga è questo: un dialogo vivo tra corpo e coscienza, tra intuizione e studio, tra esperienziare e sentire.

Nel tempo ho ampliato il mio orizzonte del movimento con la formazione in Acroyoga Anukalana guidata da Jacopo Yogendra Ceccarelli, che propone una visione yogica e tantrica della disciplina, ben lontana dall’aspetto acrobatico che spesso oggi la caratterizza.

Nel mio quotidiano, dopo l’iniziazione ricevuta in India dall'ācārya Didi Ananda Prajina discepola di Shrii Anandamurti, mi ispiro allo yoga tantrico non duale śākta, sopratutto quello trasmesso da Lalita Devi — del lignaggio delle yogīni del Kashmir — e diffuso da Daniel Odier, che restituisce al corpo e all’esperienza diretta la centralità nel cammino spirituale.

Tutto questo mi ha portata all’incontro con il mondo della mestrualità.
Grazie a Marta Mezzino e al suo progetto Yunaia che intreccia la mestrualità con la saggezza delle piante, ho conosciuto il lavoro della Red School con Alexandra Pope e Sjanie Hugo Wurlitzer — un incontro che ha cambiato radicalmente il mio sguardo sul microcosmo femminile.
Ho completato con loro il Menstruality Leadership Program, guidata da Elena Poli, Cristina Pietrantonio e Laura Tonelli.
Precedentemente avevo approfondito Educazione Mestruale e Ciclica con Nadia Farahani e Giselle Bridger allieve di Zulma Moreyra e Sajeeva Hurtado — di Lunaria Institute, dove ho seguito anche una formazione in Pavimento Pelvico e Yoni Eggs.

Nonostante i molti percorsi, non mi riconosco nei diplomi o nelle ore accumulate.
Per me la vera formazione accade nella relazione viva, nel silenzio condiviso, nello spazio in cui gli esseri umani si incontrano nella loro interezza.

Ho imparato più da incontri informali e parole sussurrate al momento giusto che da interi manuali.
Le mie vere guide sono spesso state persone semplici, e non convenzionali che vivono e incarnano la pratica della vita con coerenza, profondità e un pizzico di pazzia.
Sono immensamente grata a Marta Mezzino per essere sorella, maestra e ispirazione, Samuel Bouchet per la purezza che porta nel mondo e per insegnarmi a creare un mondo migliore mettendo le mani nella terra, Sergio Mezzino per essere compagno di vita e portatore di verità, Uilli Muzii per l'anima pura essenziale e per i confronti filosofici/pratici che mi arricchiscono, Jacopo Ceccarelli per gli insegnamenti più profondi condivisi fuori dalle sale di yoga, e tutte le sorelle diventate amiche incontrate in questi anni nei cerchi per ricordarmi che siamo Una, a tutte le allieve e allievi incontrati durante il cammino che mi hanno permesso di sperimentare e crescere come insegnante, affidandosi a me.

Il mio progetto Mindful Yoga Experience, nato in Sardegna, è il frutto di tutto questo: una sintesi viva di ascolto, pratica, ciclicità, presenza e natura.

Inoltre dal 2019, faccio parte del corpo docente della scuola di formazione per insegnanti yoga Hari Om che grazie al suo approccio non dogmatico mi ha permesso di ricercare sempre la mia verità e di condividerla con gli studenti.

Le radici del mio approccio

Mi chiamo Tiziana Tanushree Di Marco.
Sono yoginī, educatrice e ricercatrice mestruale, persona altamente sensibile e una surfista.
Da sempre mi affascina ciò che non si vede ma si sente.

Il mio percorso è iniziato inaspettatamente quando avevo undici anni, durante un periodo molto difficile della mia famiglia, solo come risposta istintiva a un grande dolore. I cristalli e i chakra sono stati il ponte arcobaleno verso un mondo più sottile.

In quegli anni ho iniziato a esplorare la meditazione, i mantra, il buddismo, per gioco e senza accorgermene lo yoga era già lì con me. È diventato un rifugio e un faro, soprattutto nei momenti più bui: quando mio padre si è ammalato di cancro, quando la città iniziava a starmi stretta, quando l'India aveva piantato dei semi dentro di me, quando non mi riconoscevo più nella donna che ero.


Oggi vivo in un piccolo villaggio sul mare, in Sardegna, dove ogni giorno la natura mi insegna qualcosa. Tutto è sempre in costante cambiamento.
Le onde, il vento, l'odore di salsedine, il flusso delle stagioni mi hanno portata a scoprire una nuova casa dentro di me.

Qui ho imparato ad ascoltare il ritmo della natura, a vivere più lentamente, a sentire i miei cicli e la mia alta sensibilità come sacri e non più come ostacoli.

La mestrualità e la riconnesione con il femminile è arrivata come un richiamo profondo quando ho smesso di voler controllare il mio corpo — attraverso la pillola — e ho iniziato ad ascoltarlo. Da lì è nato un nuovo sguardo: ciclico, o forse semplicemente più naturale e incarnato. E da quel momento ho riconosciuto nel corpo la mia guida, non un limite. La mestrualità è diventata un portale di consapevolezza, una mappa interiore, e lo yoga un linguaggio vivo che si modula con la verità che abito oggi, come donna e come essere umano in questo tempo.








Il mondo intorno a noi ci influenza profondamente, ma noi possiamo a nostra volta influenzarlo con qualcosa di nuovo.

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" diceva Gandhi.
E questo, per me, è diventato un mantra e una ricerca quotidiana.

Oggi accompagno le persone in quel cambiamento.
Spesso chi arriva da me — consapevolmente o no — sta attraversando un passaggio: qualcosa dentro non scorre più come prima, c’è un bisogno, un richiamo, un’inquietudine fertile.
Il mio compito è accompagnarti ad ascoltarti profondamente per ritrovare la tua guida interiore. Non si tratta di essere perfetti, ma presenti a ciò che c’è e che vuol essere ascoltato, nella pratica come nella vita.
Credo profondamente che ognuno abbia dentro di sé ciò che serve per fiorire…
E se non fiorisce, non è il fiore ad avere un problema, ma il terreno attorno.

Provo a creare spazi intimi e autentici, in presenza e online, dove il silenzio ha valore, e dove anche la vulnerabilità può diventare un portale.
Mi rivolgo a chi è in ricerca, e desidera vivere in modo più sensibile, naturale, e incarnato.

Quando creiamo insieme uno spazio — che sia una lezione, un ritiro o un semplice incontro — desidero che tu possa sentirti accolto esattamente come sei.

Il mio desiderio più grande?
Che tu possa tornare a sentirti a casa nel tuo corpo
Che la natura possa tornare ad essere una guida
Che tu possa abbracciare la tua ciclicità di essere umano come saggezza
Che i tuoi momenti difficili possano essere onde da imparare a surfare
Che tu possa ritrovarti, e abitarti pienamente.


Tanushree




Sii impavido, spirito volubile.
Ciò che è senza inizio è senza fine.
Abbi cura di te.
Accetta di ignorare il momento
In cui Shiva soddisferà la tua sete.
Attendi la chiamata divina
Che ti porterà sull'altra riva.


Lalla

Un cammino fatto di ascolto, cicli, trasformazione e cambi di rotta

Sono un’anima in cammino, alla ricerca della versione più autentica e spontanea di me stessa.

Il mio modo di insegnare nasce da una visione incarnata, interdisciplinare, curiosa e non dogmatica dello Yoga.

Mi sono avvicinata allo yoga attraverso la meditazione, i mantra, la filosofia orientale e l’esplorazione spirituale — prima ancora che sul tappetino — e questo ha inevitabilmente influenzato il mio modo di viverlo e condividerlo.


La pratica che mi ha risuonato fin da subito è il Vinyasa Krama, un approccio graduale dell'Hatha Yoga che accompagna la dinamicità del corpo con il respiro, la presenza e l’ascolto. Mi ispiro in particolare agli insegnamenti del lignaggio di T. Krishnamacharya, riportando un approccio pedagogico, terapeutico e profondamente individualizzato che sottolinea l’importanza di adattare lo yoga alla persona, e non il contrario.

Mi sono formata con insegnanti come Marco Mandrino, Elisa Fantini, Max Monti, Emanuela Genesio, Marco Fasanotti, Federica Saguatti, Veronica Tamburella, Jacopo Yogendra Ceccarelli.
La mia curiosità mi ha portato ad esplorare anche l’approccio di B.K.S. Iyengar attraverso le lezioni di Agrippina Pakharukova, che mi hanno aperto nuovi spazi di precisione, allineamento e centratura.

Negli anni ho sentito il desiderio di radicare la pratica anche nello studio delle sue origini approfondendo i testi dello yoga, il sanscrito e la storia della tradizione.

Parallelamente, continuo a esplorare il corpo come portale di consapevolezza: studiando l’anatomia in chiave yogica e fisioterapica attraverso le lezioni di Martina Cova.

Per me lo Yoga è questo: un dialogo vivo tra corpo e coscienza, tra intuizione e studio, tra esperienziare e sentire.

Nel tempo ho ampliato il mio orizzonte del movimento con la formazione in Acroyoga Anukalana guidata da Jacopo Yogendra Ceccarelli, che propone una visione yogica e tantrica della disciplina, ben lontana dall’aspetto meramente acrobatico che spesso oggi la caratterizza.










Nel mio quotidiano, dopo l’iniziazione ricevuta in India dall'ācārya Didi Ananda Prajina discepola di Shrii Anandamurti, mi ispiro allo yoga tantrico non duale śākta, sopratutto quello trasmesso da Lalita Devi — del lignaggio delle yogīni del Kashmir — e diffuso da Daniel Odier, che restituisce al corpo e all’esperienza diretta la centralità nel cammino spirituale.

Tutto questo mi ha portata all’incontro con il mondo della mestrualità.
Grazie a Marta Mezzino e al suo progetto Yunaia che intreccia la mestrualità con la saggezza delle piante, ho conosciuto il lavoro della Red School con Alexandra Pope e Sjanie Hugo Wurlitzer — un incontro che ha cambiato radicalmente il mio sguardo sul microcosmo femminile.
Ho completato con loro il Menstruality Leadership Program, guidata da Elena Poli, Cristina Pietrantonio e Laura Tonelli.
Precedentemente avevo approfondito Educazione Mestruale e Ciclica con Nadia Farahani e Giselle Bridger allieve di Zulma Moreyra e Sajeeva Hurtado — di Lunaria Institute, dove ho seguito anche una formazione in Pavimento Pelvico e Yoni Eggs.

Nonostante i molti percorsi, non mi riconosco nei diplomi o nelle ore accumulate.
Per me la vera formazione accade nella relazione viva, nel silenzio condiviso, nello spazio in cui gli esseri umani si incontrano nella loro interezza.

Ho imparato più da incontri informali e parole sussurrate al momento giusto che da interi manuali.
Le mie vere guide sono spesso state persone semplici, e non convenzionali che vivono e incarnano la pratica della vita con coerenza, profondità e un pizzico di pazzia.












Sono immensamente grata a Marta Mezzino per essere sorella, maestra e ispirazione, Samuel Bouchet per la purezza che porta nel mondo e per insegnarmi a creare un mondo migliore mettendo le mani nella terra, Sergio Mezzino per essere compagno di vita e portatore di verità, Uilli Muzii per l'anima pura essenziale e per i confronti filosofici/pratici che mi arricchiscono, Jacopo Ceccarelli per gli insegnamenti più profondi condivisi fuori dalle sale di yoga, e tutte le sorelle diventate amiche incontrate in questi anni nei cerchi per ricordarmi che siamo Una, a tutte le allieve e allievi incontrati durante il cammino che mi hanno permesso di sperimentare e crescere come insegnante, affidandosi a me.

Il mio progetto Mindful Yoga Experience, nato in Sardegna, è il frutto di tutto questo: una sintesi viva di ascolto, pratica, ciclicità, presenza e natura.

Inoltre dal 2019, faccio parte del corpo docente della scuola di formazione per insegnanti yoga Hari Om che grazie al suo approccio non dogmatico mi ha permesso di ricercare sempre la mia verità e di condividerla con gli studenti.

Le radici del mio approccio